lunedì 24 giugno 2013

L'Europa del futuro sarà cristiana


 
Un cinese è venuto a studiare diritto romano in Italia perché, dice lui, non si può fondare un diritto sulle massime di Confucio. E ha aggiunto: “Noi cinesi ammiriamo la civiltà occidentale, ma veniamo qui e ci accorgiamo che la state buttando dalla finestra”. Così sembra quando si legge che due medici belgi hanno dichiarato che in pratica è già in atto l’eutanasia dei bambini affetti da malattie gravi. Questo avviene nella capitale dell’unione europea. E’ giusto desiderare l’unità di un’Europa che è stata, in passato, troppo divisa ma è giusto porsi il problema di quale Europa vogliamo costruire. Papa Ratzinger con gli intellettuali francesi nel 2008 al Collège des Bernardins iniziò con la frase: “Vorrei parlarvi stasera … delle origini della cultura europea”. E’ un discorso che tutti i liceali dovrebbero assimilare. Ratzinger ricordò, riferendosi ai monaci benedettini, “che non era loro intenzione di creare una cultura... La loro motivazione era molto più elementare. Il loro obiettivo era: quaerere Deum, cercare Dio.” Obiettivo elementare ma fondamentale. Poiché cercavano Dio è venuta fuori una cultura luminosa. E chi fonderà l’Europa del futuro? O saranno i cristiani o verrà fuori il mostro che già s’intravede. Salveranno l’Europa gli uomini che sanno amare, credere e sperare. Perciò è venuta l’ora che i cristiani smettano di essere dei poveri cristi e comincino a riporre la fiducia in Dio (da cui proviene la forza) e a svolgere un apostolato simile a quello dei primi cristiani.


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