mercoledì 3 luglio 2013

Papa Francesco, i beni materiali e l'apostolato


Quando ha fame Gesù non trasforma le pietre in pane, come il demonio suggerisce: quando la carità lo esige moltiplica i pani due volte. Similmente papa Francesco desidera che i beni della Santa Sede siano interamente utilizzati per opere di carità. Coloro che criticano la Chiesa perché possiede ricchezze (sono gli stessi che, senza scrupoli, fanno del denaro un fine con conseguenze disastrose per l’umanità) in realtà aiutano il Papa nell’opera riformatrice secondo lo spirito di Gesù. Questi farisei, sempre a caccia di scandali ecclesiastici, alla fine collaborano senza volerlo ai piani di salvezza. Sempre più appare come la Chiesa cattolica sia l’unico punto di riferimento morale dell’umanità, l’unica capace di indicare la via d’uscita dalla crisi spirituale, economica e politica che stiamo vivendo. E’ ora che l’apostolato dei cristiani sia più sfacciato e, nello stesso tempo, radicato nella preghiera e nella fede. Solo la fede salva. Il Papa dà l’esempio. Solo la fede dà la via, la verità e anche la vita, il buon umore, il distacco dai beni materiali, la disponibilità verso gli altri. Chi ha detto che i cristiani laici devono limitarsi a non tradire la moglie? I primi cristiani hanno trasformato il loro mondo con la fede e la preghiera, con la generosità sorridente, con il fascino di un’umanità splendente dove l’amicizia era un riflesso della paternità di Dio. E così devo vivere io. Attento agli altri, distaccato dagli interessi personali per fare l’interesse di Gesù, che è l’amore.


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