domenica 23 ottobre 2016

Quanto pesa la corruzione?


Quanto pesa la corruzione? "Pesa di più la paura della corruzione" sono parole di Gianfelice Rocca presidente di Assolombarda (Corriere del 3 0ttobre). Se si reagisce al pericolo "con la burocratizzazione e il congelamento, sei morto". Parole di una verità lampante. La stagione delle cosiddette "Mani pulite" ha segnato il primo arresto dell'economia italiana nel '92. Dopo l'entusiasmo iniziale ci si è accorti che che la pulizia senza criterio può portare alla sterilizzazione e alla morte. "La ricostruzione della fiducia reciproca - ha continuato Rocca - è fondamentale perché la fiducia reciproca non è un fattore aggiunto, è un moltiplicatore dello sviluppo". Tutta l'economia occidentale è nata ed è prosperata sulla fiducia. L'economia è il riflesso della cultura di un popolo e le radici cristiane ne hanno consentito lo sviluppo. "La nostra autorappresentazione così negativa, invece, ci danneggia molto", afferma Rocca ben a ragione. L'abitudine dell'autodenigrazione  avvelena il clima sociale. Denunciare i privilegi della "casta" provoca un populismo deleterio. Ben venga la libertà di stampa intesa anche come controllo del modo con cui viene esercitato il potere; ma non si rende un servizio al Paese creando un clima di denuncia continua e di rappresentazione di un mondo in cui la malvagità domina. La concorrenza fra i mezzi di comunicazione accentua questo fenomeno, ostentando crimini sempre più eclatanti. Occorre un aumento del senso di responsabilità da parte dei comunicatori.

Nessun commento:

Posta un commento