giovedì 6 luglio 2017

Navarro

Mi è giunta da poco la notizia della morte di Joaquin Navarro e mi hanno chiesto una testimonianza su di lui.
 Nel 1975 si trovava nella sede centrale dell'Opus Dei a Roma e ci toccò di lavorare insieme in occasione dell'elezione del successore di S.Josemaría Escrivá, Mons. Alvaro del Portillo il 15 settembre di quell'anno. Allora ero il responsabile della comunicazione dell'Opus Dei in Italia. Mi colpì la sua capacità d'inquadrare la notizia per porgerla in modo completo ed efficace.
  Quando stava per accettare l'incarico di direttore della Sala Stampa della Santa Sede chiese (me lo confidò successivamente) di poter avere filo diretto, cioé libero accesso senza intermediari, col Papa, applicando così la prima regola di un buon portavoce. Una prova in più della sua professionalità.
  Era molto prudente e questo agevolò la collaborazione con Giovanni Paolo II che era innovativo. Le iniziative del Papa trovavano in lui un ottimo e corretto interprete.
  Sempre padrone delle sue emozioni, espresse con una memorabile intensità il suo dolore davanti allo spettacolo del Papa morente. "Non l'ho mai visto così" fu la frase lapidaria che lasciava trasparire il suo cuore in lacrime.
  Con lui scompare un gran testimone di un periodo che ha segnato una svolta nella storia della Chiesa e del mondo.
  Un uomo serio che sapeva sorridere, un uomo di fede.


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